Comune di Capaccio Paestum

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CAPACCIO PAESTUM

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VALUTAZIONE OSSERVAZIONI AL PUC: IL CALENDARIO DELLE SEDUTE

In merito all’iter del Piano Urbanistico Comunale, il sindaco di Capaccio Paestum, Pasquale Marino, comunica che il Consiglio comunale ha predisposto il calendario delle sedute nelle quali verranno esaminate le 562 osservazioni al Puc pervenute nei termini previsti, la cui istruttoria è stata puntualmente redatta dal prof. Francesco Forte. Le adunanze si terranno per tutto il corso del mese di dicembre e nella prima decade di gennaio, più precisamente:  

Lunedì - 05/12/2011, ore 09,00 - seduta in prima convocazione
Martedì - 06/12/2011, ore 18,00 - seduta in seconda convocazione

Lunedì - 12/12/2011, ore 09,00 - seduta in prima convocazione
Martedì - 13/12/2011, ore 18,00 - seduta in seconda convocazione

Mercoledì - 14/12/2011, ore 09,00 - seduta in prima convocazione
Giovedì - 15/12/2011, ore 18,00 - seduta in seconda convocazione

Lunedì - 19/12/2011, ore 09,00 - seduta in prima convocazione
Martedì - 20/12/2011, ore 18,00 - seduta in seconda convocazione

Mercoledì - 21/12/2011, ore 09,00 - seduta in prima convocazione
Giovedì - 22/12/2011, ore 18,00 - seduta in seconda convocazione

Mercoledì - 28/12/2011, ore 09,00 - seduta in prima convocazione
Giovedì - 29/12/2011, ore 18,00 - seduta in seconda convocazione

Mercoledì - 04/01/2012, ore 09,00 - seduta in prima convocazione
Giovedì - 05/01/2012, ore 18,00 - seduta in seconda convocazione

Lunedì - 09/01/2012, ore 09,00 - seduta in prima convocazione
Martedì - 10/01/2012, ore 18,00 - seduta in seconda convocazione

“Il 2 dicembre scorso, si è tenuta la prima Commissione consiliare competente in materia – spiega il portavoce dell’Amministrazione comunale, Carmine Caramante - durante la quale è stato esaminato il primo gruppo di osservazioni che riguardano le opere pubbliche, ovvero l’inserimento all’interno del Puc dei progetti che sono in corso sul territorio, cioè quelli programmati come ad esempio la realizzazione della viabilità alternativa al sottopasso di Paestum, i progetti di finanza riguardanti il polo culturale di Capaccio Scalo ed il centro storico del Capoluogo con l’ampliamento dei giardini, la riqualificazione di numerose strade rurali, il complesso natatorio a Capaccio Scalo. Ribadiamo che l’iter del Puc è legittimo e sta seguendo, in maniera puntuale, il cronoprogramma amministrativo e normativo prefissato. Le osservazioni sono state istruite direttamente dal tecnico incaricato alla redazione del Puc, il prof. Forte, e saranno esaminate singolarmente sia in commissione che in Consiglio comunale. Forte ha elaborato, per ogni singola osservazione pervenuta, un’apposita scheda che contiene, nel caso di osservazioni che riguardano la struttura del Piano, la cartografia, la sintesi, le deduzioni tecniche e lo spazio per le controdeduzioni del Consiglio comunale. Questo consentirà che le procedure d’esame delle osservazioni saranno molto più semplici e snelle per i consiglieri comunali”.
Di seguito, si riporta inoltre la nota esplicativa redatta dal direttore generale del Comune di Capaccio Paestum, dott. Pasquale Silenzio, contenente i profili giuridici e normativi relativi a tempi e modalità di esame delle osservazioni al Puc: “Le osservazioni al Puc proposte dalla Giunta comunale non hanno il carattere di vere e proprie opposizioni, perché non hanno la natura di rimedi giuridici, ma rappresentano semplicemente un apporto collaborativo fornito dai cittadini alla formazione dello strumento urbanistico, correlato ad un interesse di mero fatto e non ad un interesse legittimo. Dato il carattere di semplice apporto collaborativo, le osservazioni non danno luogo a peculiari aspettative e quindi l’amministrazione,  in caso di non accettazione, non ha alcun obbligo di specifica motivazione, essendo sufficiente che le stesse siano esaminate e, su ognuna di esse, si dia ragione, in modo sintetico, dell’avvenuto esame. L’orientamento giurisprudenziale (CdS, IV sez., 16 aprile 2010, n. 2166), della non necessità della motivazione specifica delle scelte urbanistiche, sembra confermato dall’art. 3 della legge n. 241/90, secondo cui la motivazione non è richiesta per gli atti normativi e per quelli a contenuto generale. Quanto sopra rispecchia la natura del potere esercitato dall’amministrazione in sede di pianificazione urbanistica, godendo l’Ente locale della massima libertà circa l’individuazione delle scelte reputate migliori per disciplinare l’uso del proprio ambito territoriale, anche, se necessario, mediante la modifica delle precedenti previsioni urbanistiche, senza che risulti richiesta la motivazione specifica a tali determinazioni, che costituiscono apprezzamenti di merito sottratti al sindacato di legittimità del giudice amministrativo, salvo che non siano inficiate da arbitrarietà, irrazionalità o irragionevolezza. In tal senso muovono l’orientamento giurisprudenziale, costante nel negare l’ingresso del giusto procedimento nella formazione del piano, e la stessa legge sul procedimento amministrativo dell’08 agosto 1990, n. 241, la quale, dopo aver generalizzato il principio suddetto, espressamente ne esclude la valenza per gli atti di pianificazione, (art. 13, comma 1). La conferma a quanto sopra si rinviene  nell’art. 24 della LR 16 del 22 dicembre 2004, come sostituito dall’art. 3 dello schema di regolamento, approvato dalla Giunta regionale con atto n. 214 del 24 maggio 2011: tale normativa prevede puramente e semplicemente che il Consiglio comunale esamina le osservazioni. Il legislatore ha lasciato ampia libertà organizzatoria al Consiglio comunale per la delibazione delle osservazioni e sulle modalità di esame delle stesse, sia in merito alle priorità dell’esame, sia in merito all’avvio del procedimento di esame. Nessuna particolare disciplina può, nell’ottica della discrezionalità richiamata,  conformare l’attività del Consiglio in merito alle modalità e alla tempistica per l’esame delle stesse: il Consiglio comunale è libero di auto-organizzarsi al meglio nelle espressioni dei proprio potere pianificatorio. A chiusura, in merito alle problematiche del parere ex art. 49 TUEL da parte del responsabile del procedimento, si può affermare che tale parere afferisce solo a profili di legittimità dell’esatta procedura seguita nell’assumere i vari atti del procedimento urbanistico”.

Capaccio Paestum, lì 5 dicembre 2011

                                                                          Ufficio di Staff del Sindaco
L’addetto stampa
                                                                                                   Alfonso Stile