Comune di Capaccio Paestum

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CAPACCIO PAESTUM

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ESTATE SICURA IN MARE A CAPACCIO PAESTUM

Quella del 2012 potrà essere ricordata come un’ottima estate dal punto di vista della sicurezza in mare. Non solo perché lungo i dodici chilometri che bagnano la costa non è avvenuto nessun annegamento, ma anche perché rispetto agli anni scorsi si è registrato un calo degli interventi da parte degli addetti al salvataggio. Eppure, secondo il rapporto del’Istituto Superiore di Sanità “Annegamenti in Italia: epidemiologia e strategie di prevenzione” a cura di Enzo Funari e Marco Giustini, Capaccio è la località del Sud Italia dov’è più alto il rischio di annegamenti, al quarto posto in Italia dopo tre località venete (nell’ordine Cavallino-Treporti, Caorle e Iesolo).

Lo studio, che si basa su una serie di criteri che hanno come riferimento gli anni tra il 2000 e il 2007 (consultabile sul sito internet dell’Istituto Superiore di Sanità), in realtà ha confermato quanto già era noto: che quando il mare a Capaccio Paestum è anche solo lievemente agitato le correnti marine possono essere molto pericolose.
Quella che si avvia al termine è stata dunque un’estate sicura grazie a più fattori: la costante vigilanza della guardia costiera di Agropoli, la collaborazione degli operatori del settore balneare e la lungimiranza del Comune che ha previsto addetti al salvataggio sulle spiagge comunali e vigilanza in mare con acqua scooter.
«Ciò non deve spingere a cullarsi sugli allori. – osserva il comandante della Guardia costiera di Agropoli Vincenzo Zagarola – Perché l’incidente in mare è sempre dietro l’angolo. E a Capaccio ci sono delle zone in cui bisogna migliorare ancora. Tuttavia è chiaro che più numerosi sono gli addetti e le attrezzature per il salvataggio, maggiore è la sicurezza».
«Abbiamo prestato particolare attenzione alla sicurezza, sia attraverso l’ordinanza balneare n. 177 emanata all’inizio dell’estate, sia provvedendo a dotare diverse spiagge comunali di un idoneo servizio di salvataggio. – spiega il sindaco Italo Voza – Il 17 agosto, quando c’era la massima affluenza sulle spiagge, a bordo della motovedetta della guardia costiera ho avuto modo di perlustrare l’intera costa, un monitoraggio che è stato utile a capire dove, dalla prossima estate, dovremo intervenire per aumentare ancora di più il livello di sicurezza».