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Un esiguo numero di tecnici costituitosi in un’associazione denominata LI.P.A. non perde occasione per gettare discredito sull’operato dell’amministrazione comunale . Ogni pretesto è buono! Fino ad ieri questi tecnici contrastavano il PUC di Forte perché ritenuto il piano della cementificazione selvaggia. Oggi gli stessi criticano il redigendo PUC proposto da questa amministrazione perché, a loro parere, si costruirà troppo poco. Si mettano d’accordo e ci dicano loro qual è il numero esatto degli immobili a fini residenziali che si dovranno costruire. L’amministrazione promette che ci penserà sopra anche se è doveroso puntualizzare che Giunta e Consiglio comunale, nell’approvare il dimensionamento proposto dal responsabile tecnico, si sono attenuti ai parametri inderogabili fissati dall’art. 3 del D.M. 1444/68 ed a quanto disposto dagli artt. 123-124 e 225 delle NTA del vigente Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Il dimensionamento riflette, in termini di chiarezza e legalità, anche quanto fatto rilevare dalle osservazioni al PUC presentate dalla LIPA in passato quando, meritoriamente, muoveva osservazioni al PUC di Forte . Infatti dall’estratto delle osservazioni presentate dalla LIPA al Progetto di PUC approvato con delibera di G.C. n° 49 /2011 si evince in misura netta quanto segue : “…Tale maggiore previsione non solo falsa il fabbisogno effettivo come individuato, ma rende la proposta di piano stessa illegittima e, quindi non conforme “ Vorremmo far comprendere ai tecnici che hanno condiviso il manifesto della LIPA che la preoccupazione principale dell’amministrazione Voza e dei consiglieri comunali non è quella di fare calcolo di nuovi appartamenti ma quella di pensare a costruire piazze, strade, scuole, marciapiedi, impianti sportivi, alla delocalizzazione del mercato ortofrutticolo, alla piscina comunale, al teatro comunale, alle strutture per il tempo libero, al metanodotto, agli impianti di pubblica illuminazione, al litorale, alle attività produttive, alberghi, villaggi turistici e a tanto ancora. Da loro, invece, non una sola parola su questo. Ci saremmo aspettati delle richieste in tal senso, ovvero relative al pubblico interesse, invece da parte loro solo uno stucchevole e ripetitivo, ancorchè infondato, calcolo sul dimensionamento urbanistico residenziale, con frequenti spruzzate di fango e sporcizia sull’ipotesi tabacchificio Cafasso appena ventilata da parte dell’amministrazione. La destinazione del tabacchificio è definita dall’art. 20 del NTA del vigente PRG ed ogni intervento dovrà in ogni caso essere assoggettato ai pareri previsti dal vincolo al quale il complesso immobiliare è stato assoggettato . La Giunta comunale con propria delibera n° 54/2013 ha unicamente trasferito la proposta al competente Ufficio Comunale affinché avvii l’istruttoria di rito da sottoporre alle autonome determinazioni del Consiglio comunale che valuterà la sussistenza o meno di favorevoli condizioni per l’acquisizione gratuita del complesso suddetto. Ribadiamo a questi tecnici, il cui esiguo numero sembra si vada sempre più assottigliando (si vocifera, infatti, di dissensi pieni e di dimissioni impellenti da parte dei vertici dell’Associazione, che nulla hanno mai discusso in punto alla vicenda, forse per la gestione politica distorta che si fa di essa) che questa amministrazione comunale ha revocato la proposta PUC Forte perché caratterizzata da massiccia cementificazione sparsa sul territorio senza alcun criterio e logica di pubblico interesse. Altro che Cannito due………la vendetta. Prima di parlare a sproposito vorremmo invitare questi saccenti tecnici a contare fino a dieci.
Il Sindaco La Giunta Comunale I Consiglieri Comunali di Maggioranza