Il giudice del Lavoro Attilio Franco Orio ha depositato l’ordinanza con la quale ha respinto il ricorso del’ex comandate della polizia municipale di Capaccio Antonio Rinaldi contro il Comune di Capaccio. Rinaldi aveva chiesto il reintegro nel suo posto di comandante della polizia municipale “previa disapplicazione della delibera di Giunta comunale n.145 del 9/4/2013 e del decreto sindacale del 10/04/13 prot. N. 13296 di assegnazione del Rinaldi ai Servizi Demografici, nonché di qualunque atto collegato, connesso e coordinato”.

Il trasferimento ai Servizi Demografici era stato deciso a seguito del coinvolgimento di Rinaldi, riportato da articoli di stampa e da lui stesso confermato, nella vicenda giudiziaria che ha investito i comandanti delle due stazioni forestali di Capaccio, in attesa che venisse fatta chiarezza sui fatti. 
Rinaldi, ritenendo di aver subito un danno patrimoniale, morale, alla salute e alla professione, chiedeva, oltre al reintegro nella funzione di comandante della polizia municipale  anche il risarcimento del danno. Il Comune si era costituito in giudizio per l’udienza del 13 giugno (a cui ne era seguita un’altra il 27).
In base all’ordinanza del giudice Orio, il pregiudizio alla salute, per il quale Rinaldi aveva chiesto un risarcimento, non sussisterebbe in quanto lo stato depressivo risale a tempi antecedenti al trasferimento ad altro incarico, né dal trasferimento deriverebbe un danno economico visto che il nuovo incarico non modifica né la posizione né la retribuzione.
Ciò dimostra che l’amministrazione comunale, quindi, ha fatto un atto perfettamente legittimo, non solo dal punto di vista etico, ma anche dal punto di vista legale.