Comune di Capaccio Paestum

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CAPACCIO PAESTUM

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NASCE LA “CARTA ETICA DELLO SPORT CAPACCESE”

Mercoledì 30 luglio, alle ore 20, i rappresentanti delle società sportive presenti nella cittadina dei templi si incontreranno presso l’ufficio Sport del Comune di Capaccio Paestum per quello che, secondo Luca Sabatella e Franco Sica, rispettivamente consiglieri delegati all’ impiantistica sportiva e allo sport, sarà l’appuntamento più importante in vista dell’inizio delle future attività agonistiche, per ogni settore. L’incontro, infatti, servirà a definire e regolarizzare tutta la documentazione inerente l’iter burocratico per l’accesso e la fruizione delle strutture sportive presenti nell’hinterland capaccese, e sarà l’occasione per fare il punto sugli accadimenti dell’ultima stagione sportiva.

«A seguito degli eventi sportivi delle ultime stagioni è necessario un esame attento e minuzioso da parte di tutti, società sportive ed amministrazione per migliorare sempre e avvicinare più persone allo sport. – afferma il consigliere Franco Sica – Sarà anche un momento per sottolineare, ancora una volta, come nello sport il principio di solidarietà debba prevalere sul perseguimento del successo. Gli atleti devono impegnarsi ad onorare lo sport e le sue regole attraverso la competizione corretta, impegnandosi sempre al meglio delle loro possibilità e delle loro condizioni psico-fisiche, comportandosi sempre e comunque secondo i principi di lealtà e correttezza».
Nel corso dell’incontro, infatti, saranno dettate le regole per il buon comportamento che saranno oggetto di un vero e proprio “codice etico” che, non  a caso è stato definito “Carta etica dello sport capaccese”. Regole, la cui necessità è stata evidenziata da Guglielmo Capranelli e che saranno presentate, al fine dell’accettazione e sottoscrizione da parte delle società sportive, dallo stesso Capranelli che ne ha curato la stesura, oltre che dal consigliere delegato allo sport Franco Sica e dal consigliere delegato all’impiantistica sportiva Luca Sabatella.
«Nello sport gli atleti devono astenersi da qualsiasi condotta suscettibile di ledere l’integrità fisica o morale della propria società, dei tecnici, degli avversari, dei loro staff tecnici e dirigenziali sia durante lo svolgimento delle competizioni che non - sottolinea il sindaco di Capaccio Paestum Italo Voza - con comportamenti o dichiarazioni che in qualunque modo possano costituire incitamento alla violenza o ne rappresentino apologia. Lo sport deve rappresentare un momento di comunicazione e di aggregazione e non quello che vediamo quotidianamente sui campi di calcio o di altre discipline sportive dove regnano comportamenti discriminatori in relazione alla razza, o nei confronti di quelle che sono le decisioni arbitrali, con l’unica voglia di vincere a tutti i costi».