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«Abbiamo raggiunto l’assestamento ed equilibrio del bilancio comunale per l’annualità 2013 senza avere aumentato di un euro le tasse comunali, pur se con delle restrizioni che stanno togliendo letteralmente l’ossigeno ai comuni, come la spending review e il patto di stabilità, che sono morse di acciaio e una spada di Damocle sulla testa dei governi locali». Lo ha dichiarato il sindaco di Capaccio Paestum Italo Voza nel corso del Consiglio comunale di martedì 26 novembre. Durante la riunione, infatti, è stato approvato l’assestamento generale del bilancio di previsione 2013, contenente gli stanziamenti definitivi del bilancio, in modo da garantire il pareggio economico e migliorare i risultati per il raggiungimento degli obiettivi del patto di stabilità interno.
«Per lo Stato centrale e per l’Europa vengono prima i conti, i numeri, e poi dopo le persone con i loro quotidiani problemi di sussistenza e con la loro dignità. – ha proseguito il primo cittadino – Ricordiamo soltanto che fino ad oggi la fiscalità è aumentata meno dell’enorme peso dei tagli che ci sono piombati addosso e che i sindaci praticano la spending review ogni giorno. Da più parti dicono che noi amministratori locali siamo degli eroi. Io dico che non ci sentiamo eroi, ma semplicemente amiamo il nostro paese e veniamo ripagati per tanta responsabilità, passione e impegno quando riusciamo a dare un servizio alla collettività: come una strada quale via Magna Graecia, finalmente fatta a regola d’arte e con 200 posti auto ricavati, l’aver risolto il problema annoso dell’acqua potabile al capoluogo, il dare tra pochi mesi, finalmente, un serio Puc al Paese, il metano, un cimitero finalmente degno, nuovi uffici comunali, la riduzione delle spese, la bonifica dell’area ex macello che inizierà tra pochi giorni e altro ancora». In primo cittadino non ha risparmiato, nel suo discorso, stoccate ai consiglieri di opposizione: «I cittadini hanno scelto un sindaco e i loro rappresentanti in consiglio comunale e quindi hanno dato mandato a tutti noi per governare il paese, per costruire, per instaurare un dialogo, un confronto sui temi che interessano la collettività. Ognuno, però, ha il proprio compito e la propria responsabilità, ruolo che non abbiamo comprato al supermercato, ma che ci è stato dato dal “popolo sovrano”, ruolo di maggioranza e di opposizione. Ritengo che la maggioranza dovrebbe governare e prendere decisioni, e l’opposizione controllare. Un’opposizione che dovrebbe svolgere il proprio lavoro in maniera seria, leale, giusta, propositiva, costruttiva, nell’aula consiliare, al cospetto del popolo e con il popolo quale giudice. Noi, lo ribadisco ancora una volta, siamo aperti al confronto sui temi e i contenuti dell’attività amministrativa. Se l’opposizione continuerà ad avere preconcetti e pregiudizi non ci saranno argomenti e margini di discussione, ma se ci sarà la volontà e la capacità di entrare nel merito delle cose allora ci saranno confronto ed ascolto. Capaccio Paestum ha bisogno di costruire, di unire le forze, le intelligenze, le professionalità. La violenza verbale e il pettegolezzo da marciapiede vanno esattamente nella direzione opposta. Un paese come il nostro ha bisogno di ritrovare concordia, pace sociale, serenità e buon senso per affrontare i gravi e veri problemi che ci attanagliano».