Comune di Capaccio Paestum

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CAPACCIO PAESTUM

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CONSUNTIVO CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 SETTEMBRE 2014

Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale, che si è svolta martedì 30 settembre, sono stati approvati numerosi punti importanti.
In merito alla proposta presentata dal consigliere regionale Antonio Valiante, relativa all’istituzione del Comune di Paestum, che comporterebbe la divisione del Comune in due enti distinti, la maggioranza ha espresso parere  contrario. Si sono astenuti i consiglieri Nino Pagano, Franco Tarallo, Pasquale Cetta e Gennaro De Caro.

Durante l’assise si è svolta la votazione dei componenti della Commissione Locale per il Paesaggio. Sono stati eletti Eugenio Guglielmotti, Carlo Voza, Pietro Riccardo Guadagno, Antonio Sarnicola e Pietro Di Nome. In sostituzione di un componente dimissionario della Consulta per la Sicurezza Urbana, è stato nominato membro della Consulta Marcello Russo, commissario capo della Forestale.

Di particolare importanza l’approvazione del punto riguardante il trasferimento dal Consorzio Ortofrutticolo di Paestum al Comune di Capaccio di un terreno in località Feudo-La Pila, sul quale verrà realizzato il Polo Agroalimentare.
«Un passaggio fondamentale, perché per ottenere il finanziamento per la realizzazione del Polo Agroalimentare, il Comune sarà capofila del progetto. – ha spiegato il sindaco Italo Voza – E’ l’ennesima dimostrazione che mai come in questo periodo la collaborazione e il dialogo tra gli enti del territorio sta portando a risultati importanti, mai avuti negli anni precedenti».

Altrettanto importante è stata l’approvazione del Regolamento Suap (Sportello Unico Attività Produttive). Il regolamento, infatti, è stato elaborato in modo da snellire la procedura per l’apertura di nuove attività commerciali. «L’innovazione riguarda la procedura, che potrà essere effettuata completamente in maniera telematica. – ha spiegato l’assessore alle Attività Produttive Marilena Montefusco – Inoltre, qualora si voglia aprire un’attività commerciale in locali che, essendo stati realizzati prima degli anni Sessanta, non hanno il requisito di agibilità, il regolamento prevede delle norme che consentono di risolvere questo aspetto, ferme restando le norme igienico-sanitarie».

La maggioranza ha approvato l’affidamento del Progetto C.I.R.E.N.E.U.S. all’Azienda Speciale Paistom. Hanno espresso voto contrario i consiglieri: Nino Pagano, Franco Tarallo, Pasquale Cetta e Gennaro De Caro che quindi hanno perso un’occasione per stare dalla parte dei cittadini deboli e sfortunati. Il progetto nasce dalla precisa volontà dell’amministrazione guidata dal sindaco Italo Voza, e con fondi comunali, di fare fronte a problematiche sociali visto il prolungarsi della situazione di stallo del Piano di Zona S7. Il progetto Centro di Intervento per Ridurre Emarginazioni Necessità Esclusioni e Urgenze dei Soggetti Disabili e Non, si basa sulla collaborazione del Comune e dell’Azienda Speciale Paistom con le associazioni Associazione Disabili e Non, Lega per i diritti degli Handicappati e Unitalsi.
«Il progetto prevede l’apertura immediata di una sede con un centro di ascolto per la raccolta dati su disabilità e abilità residua di portatori di handicap per aiutare queste persone o loro stretti familiari a inserirsi nel mondo del lavoro. – ha spiegato l’assessore alle Politiche Sociali Marilena Montefusco – I volontari delle associazioni aiuteranno le persone nel disbrigo di pratiche, si occuperanno del trasporto delle persone disabili, sarà previsto un servizio di consegna a domicilio di farmaci per le persone disabili e per gli anziani. Il progetto prevede, tra le altre cose, il servizio infermieristico per piccole procedure di cui il servizio sanitario nazionale non si fa carico».
«Con questo progetto abbiamo voluto fare di più per le persone meno fortunate che vivono nel nostro Comune. – conclude il sindaco Italo Voza – Anche se abbiamo dovuto utilizzare soldi del Comune di Capaccio sono soldi ben impiegati e non saranno mai abbastanza per aiutare le fasce deboli del comune. Devo ringraziare i volontari perché questo progetto non sarebbe stato possibile senza di loro».